DDL AUTONOMIA TRA ACCUSE INCROCIATE: VOTO A MAGGIO
L’autonomia differenziata, arrivata in aula alla Camera in un clima di scontro tra maggioranza e opposizioni, non verrà licenziata da Montecitorio in tempi brevissimi. Il testo del ddl Calderoli, già approvato dal Senato con significative modifiche rispetto al testo originale proposto dal Governo, ha come obiettivo la definizione dei principi generali per l’attribuzione alle regioni di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia, con Veneto, Emilia e Lombardia che osservano l'evolversi degli eventi parlamentari come spettatori privilegiati. Dopo la discussione generale, cominciata tra schermaglie e accuse incrociate, soprattutto da parte delle opposizioni che contestano alla maggioranza la regolarità del voto in commissione della settimana scorsa su un emendamento del M5s, prima approvato e poi rivotato in tutta fretta per non dover ricominciare tutto daccapo a Palazzo Madama, nei prossimi giorni vedrà l'Aula e i deputati votare gli 80 emendamenti ammessi. IL 7 maggio la capigruppo deciderà quando il provvedimento arriverà al voto dell’aula, dopo le nove ore di discussione al alta tensione del primo giorno. E mentre la maggioranza continua a guardare con ottimismo al voto finale, i dem hanno animato una contro-manifestazione al pantheon e il movimento 5 Stelle all'esterno di Montecitorio ha deciso di manifestare in un flash-mob, guidato fino davanti a Palazzo Chigi da Giuseppe Conte, che ha definito l'autonomia un provvedimento destinato a spaccare il Paese.