80 ACQUE ALTE IN QUATTRO MESI: VENEZIA, È RECORD
Ottanta acque alte sopra gli 80 centimetri in 121 giorni, vale a dire nei primi quattro mesi dell’anno. Per Venezia è un record, visto che non era mai successo da quando esistono strumenti per rilevare gli eventi di marea.
Ed è facile pensare che fatti di questo tipo siano destinati a riproporsi anche nelle prossime settimane, dopo che già l’anno scorso l’acqua alta si era registrata perfino in agosto.
Colpa del cambiamento climatico da un lato e delle azioni dell’uomo dall’altro: vi abbiamo già raccontato più volte degli effetti avuti sugli episodi di acqua alta dallo scavo del Canale dei Petroli negli anni 60.
Sta di fatto che da adesso in poi le prossime acque alte sono destinate a causare più di qualche disagio: quando il Mose rimane giù – nel caso di episodi sotto i 110 centimetri – ecco che le parti più basse della città si allagano, e per di più da inizio maggio a metà settembre non vengono più posate le passerelle.
La città, quindi, attende con ansia il completamento dei lavori per rialzare e impermeabilizzare le pavimentazioni dove c’è bisogno. A partire dall’insula marciana dove i lavori sono in corso e permetteranno a Piazza San Marco di rimanere all’asciutto fino a un’acqua alta di 110 centimetri.
E poi anche a Cannaregio, dove i cantieri apriranno la prossima settimana e sono destinati a durare per un paio di anni: lavori che costeranno circa 11 milioni di euro e, a fronte di un po’ di disagi, consentiranno di salvare anche questa porzione di città nel caso di acque alte fino ai 110 centimetri.