INQUINAMENTO ARIA: GLI EFFETTI SULLA NOSTRA SALUTE
L’Azienda Ospedaliera di Verona ha condotto uno studio che mette in correlazione fattori ambientali con alcune patologie autoimmuni e la riduzione della vitamina D. Lo studio, condotto su oltre 59mila donne in tutta Italia, è stato presentato in questi giorni a Milano dal direttore dell’Unità Operativa di Reumatologia.
Le ricerche della Fondazione Italiana per la Ricerca in Reumatologia dimostrano che l’inquinamento atmosferico non è responsabile solo delle malattie cardiovascolari e polmonari, ma anche di alcune patologie come l’artrite reumatoide e altre malattie degenerative come l’osteoporosi.
L’aumento di rischio arriva, infatti, fino al 15% se si è sottoposti a concentrazioni elevate di polveri sottili pm10 o pm2.5. È stato dimostrato anche che l’esposizione acuta ad elevati livelli di inquinamento è una potenziale causa di inefficacia delle terapie e causa di costi per il Servizio Sanitario Nazionale. Un’elevata concentrazione di polveri sottili presenti nell’atmosfera, inoltre, ridurrebbe l’esposizione ai raggi solari UVB che, di conseguenza, porterebbe ad una riduzione della capacità del nostro organismo di produrre Vitamina D, portando inevitabilmente ad un deficit di mineralizzazione dell’osso.
Questa, come altri studi scientifici condotti negli anni, mettono in luce l’elevata dannosità dell’inquinamento atmosferico da tenere costantemente monitorato.