25 ANNI DI PUTIN: COME LA RUSSIA HA CAMBIATO VOLTO
Un quarto di secolo, 25 anni. È questo il lasso di tempo trascorso da quando Vladimir Putin è salito al potere in Russia. Un periodo in cui il Paese ha cambiato in modo drastico la propria faccia subendo un lento ma costante processo di arretramento democratico, ma anche di grande sviluppo economico. È sufficiente pensare alle elezioni dello scorso anno. Brogli, morti sospette ed avversari politici finiti dietro le sbarre. Questi sono solo alcuni degli aspetti legati all’ultima votazione russa che si è conclusa con una vittoria, tutto fuorché inaspettata, di Putin con quasi il 90% dei voti.
Il 26 marzo 2000 il popolo russo venne chiamato alle urne per decretare il suo nuovo presidente. Ad essere scelto fu l’attuale leader russo che all’epoca era già presidente ad interim. Giusto qualche mese prima infatti, le dimissioni a sorpresa di Eltsin spianarono la strada a Putin, che allora occupava la carica di primo ministro. Proprio Eltsin, a differenza di Putin, viene considerato dai più come un traditore della patria poiché qualche anno prima, subito dopo la caduta del muro di Berlino, aveva accettato di buon grado gli aiuti statunitensi, lasciando però di fatto gli Stati Uniti liberi di impadronirsi dell’economia russa.
Nel corso degli ultimi 25 anni non si può certo dire che la Russia abbia vissuto dei lunghi periodi di pace e tranquillità. Da ricordare sono eventi quali la seconda guerra cecena e le stragi del teatro Dubrovka di Mosca e della scuola di Beslan che hanno minato l’equilibrio del Paese.
Non si contano poi le morti “sospette” di coloro che erano critici nei confronti del Cremlino. Nel 2006 a creare forti contestazioni contro Putin furono le uccisioni della giornalista Anna Politkovskaya e l'ex ufficiale dei servizi russi Aleksandr Litvinenko. Impossibile poi non nominare la fine di Alexei Navalny, uno dei più noti oppositori russi dell’ultimo decennio, sopravvissuto ad un avvelenamento sospetto nell’agosto 2020 salvo poi morire in una delle carceri più remote e dure di Russia.
Oggi la situazione rimane delicata con poche possibilità per la Russia di uscire da una tale condizione. Putin continua a mandare minacce all’Occidente e la guerra in Ucraina pare ben lontana dalla sua conclusione.