ANCORA SCONTRI NEL KASHMIR TRA INDIA E PAKISTAN
Non si fermano gli scontri lungo la linea di confine del Kashmir, territorio rivendicato da entrambe le potenze nucleari: 13 le vittime confermate dalle autorità indiane, tutte nel villaggio di Poonch, dove si contano oltre 40 feriti.
Dall’altra parte, il Pakistan afferma di aver abbattuto 25 droni di fabbricazione israeliana lanciati dall’India, in risposta all’operazione missilistica di qualche giorno fa.
In un appello alla nazione, il primo ministro Sharif, ha ribadito la volontà di vendicare gli attacchi provenienti da Nuova Delhi.
Il numero delle morti certe da entrambe le parti è salito a 43, mentre si accende il giallo sull’abbattimento di aerei da guerra da parte dell’esercito pakistano. Quest’ultimo sostiene di aver fermato 5 mezzi, ma il Governo indiano non si è espresso sulla questione.
Testimoni oculari raccontano di aver visto mezzi atterrati non identificati, con immagini che circolavano sui social in seguito cancellate.
“Dialogo e soluzioni diplomatiche”, questo il suggerimento da parte del Presidente dell’Assemblea Generale dell’Onu, per fermare un conflitto che va avanti da oltre 70 anni.
Anche l'Alto Rappresentante per la Politica Estera Kaja Kallas ha commentato la vicenda, condannando ogni atto terroristico, con l’Europa che segue da vicino e con grande preoccupazione le crescenti tensioni nella regione.