GAZA, IL DELEGATO USA SPINGE PER LA TREGUA
50 giorni di cessate il fuoco nella Striscia di Gaza in cambio di una decina di ostaggi israeliani.
La città di Doha, in Qatar, sta ospitando i colloqui per il raggiungimento di una tregua in Medio Oriente.
Nella mattina di venerdì 14 marzo il delegato americano Steve Witkoff ha presentato un piano per un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza.
La proposta prevede una tregua di 50 giorni in cambio del rilascio dai 3 ai 5 ostaggi israeliani vivi e altrettanti morti.
Durante la pausa dai combattimenti, i delegati delle parti in conflitto continueranno a dialogare per raggiungere un ulteriore accordo.
Il piano per il cessate il fuoco prevede anche che Israele apra i valichi d’accesso, assediati dalle forze israeliane, per permettere l’invio di aiuti umanitari alla popolazione di Gaza.
Secondo l’analisi dell’ISPI, Istituto per gli studi di politica internazionale, sono circa 2,3 milioni gli abitanti di Gaza che sono senza elettricità, cibo e acqua dopo la chiusura dei varchi da parte di Tel Aviv.
Il Programma Alimentare Mondiale afferma che la Striscia di Gaza non riceve alimenti da due settimane e che le scorte presenti potranno sfamare solo mezzo milione di persone, e solamente per due settimane.
A Doha Israele rilancia chiedendo un numero maggiore di ostaggi da rilasciare, ma nel complesso si dimostra aperto alla proposta americana.