TRUMP PROCLAMA L’INIZIO DEI DAZI SULLE AUTO
Gli Stati Uniti prendono la loro strada, e lo fanno con auto interamente americane.
Il presidente americano Trump ha annunciato l’introduzione di dazi del 25% su tutte le automobili non americane.
Le tariffe doganali entreranno in vigore il 2 aprile e peseranno su tutti i veicoli prodotti fuori dai confini statunitensi.
L’ennesima stangata per l’Europa, che nel 2023 ha incassato 500 miliardi di euro dall’esportazione di autovetture, quasi 6 miliardi solamente l’Italia.
Trump ha poi cercato di usare i dazi per far leva sulla Cina, proponendo agevolazioni doganali in cambio della vendita del social media cinese TikTok.
Pechino ha però risposto picche: d’altronde il mercato automobilistico cinese non ha bisogno di aiuti, poiché domina il mercato, soprattutto europeo.
Oltre alle auto, però, c’è un altro nodo commerciale che preoccupa: il settore vinicolo.
Trump ha prospettato l’introduzione di dazi sui vini che arrivano anche al 200%, un futuro nero soprattutto per l’Italia, tanto che il consorzio veneto della Valpolicella ha congelato gli ordini già imballati e pronti alla spedizione.
In questa prospettiva, la cancellazione dell’embargo russo sarebbe una manna dal cielo per il commercio vinicolo italiano.
Nel 2024, quindi nel pieno della guerra, l’Italia ha aumentato l’esportazione di vino verso la Russia del 143%, pensiamo dunque a cosa potremmo fare con la piena ripresa dei rapporti commerciali.
Perché battere la testa per vendere i nostri prodotti a chi li penalizza, quando abbiamo la soluzione sulla porta di casa, che porterebbe anche a introiti maggiori?