BUS MESTRE: LA PICCOLA ANASTASIA TORNA A CASA
PADOVA- Dopo nove difficili , lunghi e combattuti mesi, Anastasia lascia l’Azienda Ospedaliera di Padova e torna a casa. Lo fa stringendo la mano della sua mamma Kateryna dopo aver festeggiato la scorsa settimana anche il suo compleanno, 5 anni, una festa sentita e partecipata da tutti i medici e infermieri ormai legatissimi alla piccola e alla sua combattiva mamma. Anastasia di origini ucraine è stata tra le prime vittime della tragedia del bus precipitato dal cavalcavia Vempa di Mestre lo scorso 3 ottobre 2023, a venire trasferita dal luogo dell’incidente in gravissime condizioni inizialmente al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Padova e poi al Centro Grandi Ustionati. Con lei una signora spagnola Rosalia Rodriguez Mendez che si è spenta lo scorso aprile e un’altra turista ucraina. Qualche giorno dopo, il 9 ottobre anche la sua mamma, tra i feriti ma ricoverata a Treviso, viene trasferita a Padova per starle accanto . Tra i ricoverati c’era anche il fratello della signora spagnola per un totale di 5 pazienti in cura a Padova tutti dimessi, tranne uno purtroppo come detto. Anastasia è apparsa subito un caso disperato. Ustioni estese sul corpicino e un grave trauma cranico riportato dalla caduta del bus dall’altezza di circa 15m. Le speranze di strapparla a morte certa erano davvero poche , il periodo di ricovero in terapia intensiva è stato il più delicato secondo i medici che però hanno unito competenze, dedizione ma sopratutto i loro cuori compiendo uno dei tanti miracoli che in silenzio avvengono nel quotidiano dei nostri Ospedali. Oggi le lacrime sono scese dal viso di Kateryna un po' per il dolore di quanto vissuto , suo marito è tra le vittime della tragedia ma si sono visti anche diversi sorrisi di gratitudine rivolti ai medici e ora stringendo la sua Anastasia potrà ritrovare un pizzico di serenità tornado a casa. La bimba dovrà affrontare un percorso riabilitativo per cui l’Ospedale padovano si è reso disponibile ma sono passati troppi mesi lontano da casa e il desiderio comprensibile è apparso quello di lasciare almeno per il momento Padova.
