COSÌ L'INCENERITORE RISCALDERÀ L'OSPEDALE DI PADOVA
Il nuovo ospedale di Padova, quello che sorgerà a San Lazzaro e che nei prossimi mesi vedrà l’ultima accelerata progettuale per poi dare ufficialmente il via ai lavori di edificazione, sarà un ospedale non solo moderno, all’avanguardia e punto di riferimento a livello europeo. Sarà anche un ospedale modello dal punto di vista energetico, e quindi ambientale, con consumi prossimi allo zero. È arrivato in queste ore, dal Comune di Padova, il via libera ad un’opera che può sembrare marginale rispetto all’importanza sanitaria del futuro nuovo nosocomio cittadino, ma che in realtà è un salto nel futuro a piè pari.
Il riscaldamento del nuovo ospedale, infatti, arriverà dal termovalorizzatore della vicina zona industriale, permettendo di abbattere la spesa e le emissioni. La Giunta comunale ha infatti approvato lo schema di accordo di programma che porterà alla realizzazione di una rete alimentata dall’impianto di San Lazzaro, utile al fabbisogno energetico del futuro policlinico: gli edifici del nuovo polo sanitario saranno in sostanza collegati al termovalorizzatore – attraverso una condotta lunga un paio di chilometri – e riceveranno acqua calda a circa 90 gradi in ingresso, il cui calore riscalderà le stanze. Il teleriscaldamento, in futuro, potrebbe anche essere esteso a tutto il rione di San Lazzaro con un ulteriore investimento, che verrà comunque valutato successivamente.
Un progetto ambizioso e sostenibile, che era stato inserito come clausola dal Comune per la realizzazione della quarta linea del termovalorizzatore, unitamente alla postille – non indifferente – secondo la quale Hera non dovrà far ricadere il costo di costruzione della rete di teleriscaldamento e tutti i costi di gestione sulla futura tariffa sui rifiuti.
Non ci saranno insomma nuove spese, né per il comune né per i cittadini: Padova avrà un ospedale a quasi impatto zero, dal punto di vista del riscaldamento, e l’eventuale calore residuo non utilizzato dall’azienda ospedaliera, potrà essere messo a disposizione della città. I prossimi passi, ora, saranno affidati al gestore, Hestambiente, che deve sottoscrivere un accordo di programma con la Regione Veneto, il Comune e l’Azienda ospedaliera, proprio per la realizzazione della rete di teleriscaldamento.