CROCE VERDE: SOSPESI SETTE MILITI, ECCO IL PERCHÈ
PADOVA - La sospensione per un anno di sette volontari della Croce Verde di Padova, è un provvedimento disciplinare preso a tutela dell’immagine dell’ente stesso. A dirlo è il presidente dell’Ipab padovana facendo chiarezza su una vicenda che, lasciatecelo dire, sa più di guerra interna che di altro, il cui bersaglio è il direttivo insediatosi nel giugno 2023 e la sua gestione, direttivo che pur avendo ereditato un bilancio in negativo, ha chiuso l’anno con un utile di 500 mila euro.
Ma perché si è deciso di sospendere i sette militi, provvedimento coinciso temporalmente con le dimissioni del rappresentante scelto dal consiglio comunale in seno al consiglio direttivo della croce verde
Alla base uno statuto che impone che le decisioni abbiano due firme, la prassi ne prevedeva tre, ma per sveltire le procedure, il nuovo direttivo ha operato delle scelte validate da una firma, salvo poi tornare indietro. Da qui la contestazione con segnalazioni indirizzate a organi esterni.
Polemiche spiacevoli che possono minare l’opinione pubblica di un ente che 24 ore su 24 presta un servizio fondamentale per la cittadinanza grazie a migliaia di volontari.