TURISMO A PADOVA, SERVE PROMOZIONE PER LE TERME
Come sta il turismo in provincia di Padova? A dare una risposta sono i dati elaborati dall’Ufficio di Statistica della Regione del Veneto su base ISTAT, presentati a Palazzo Santo Stefano.
Da una parte abbiamo la città di Padova che nel 2024 ha raggiunto il picco di turisti degli ultimi 7 anni, con oltre 1 milione di arrivi.
Si è rafforzata la presenza straniera, in particolare da Cina, India, Brasile, Turchia e Corea del Sud. Sempre forte la presenza di europei e statunitensi.
Senza dubbio traina il sito UNESCO "Urbs Picta" che, però, si integra bene alle attrazioni accademiche, congressuali, mediche e religiose.
Dall'altra parte c'è il sistema Terme e Colli Euganei. Qui, nel 2024, si sono registrati poco più di 887 mila arrivi per un totale di quasi 3 milioni di notti pernottate.
Numeri solo in lieve flessione rispetto all'anno precedente. Ad interessare ai turisti sono anche i mesi che potremmo definire "fuori stagione", tra autunno e inverno.
Ma se si alza lo sguardo il panorama cambia: in 20 anni, infatti, le Terme hanno perso qualcosa come 600 mila presenze. Il soggiorno medio è passato dai 7 giorni dei primi anni Duemila ai quasi 3 attuali.
È cambiata anche la provenienza di chi arriva: dal 70% di stranieri si è passati al 70% di italiani, in particolare dopo la pandemia.
Davanti a questo quadro Provincia di Padova, Federalberghi e altri enti del territorio hanno concordato un serie di azioni per il rilancio del comparto. Obiettivo posizionare le Terme nel comparto salute e benessere, che in Italia genera oltre 1,4 miliardi di euro.
Per ottenere questo si punta ad un aggiornamento normativo, con la revisione della legge sul Termalismo, all'innovazione dell'offerta, ad un'unica regia di governo, anche per quanto riguarda la promozione e a stabilizzare e formare i lavoratori del comprato termale.