ACCOLTI IN VENETO ALTRI BIMBI FERITI IN PALESTINA
Da Gaza all'Italia, sui tre voli umanitari del Governo e dell'Aeronautica Militare italiana, sono sbarcati la mercoledì notte altri 31 bambini palestinesi, bisognosi di cure e di accoglienza insieme alle loro famiglie. Ad occuparsi delle ferite provocate dei bombardamenti israeliani e dalla guerra, ci pensano ora gli ospedali di tutta la Penisola. Per curare le ferite dell'animo, invece, servirà il tempo, l'affetto e l'accoglienza delle tante associazioni che si spendono per il loro arrivo.
Sull'aereo atterrato a Milano Linate c'erano undici bambini palestinesi evacuati dalla Striscia di Gaza: alcuni di loro, all'alba, sono stati ricoverati negli ospedali di Padova e Verona.
Al policlinico universitario padovano sono giunti una bimba di soli otto anni, che con una bomba ha perso una gamba, accompagnata dalla sorella di 18 anni e dalla loro mamma, anche loro due ferite gravemente durante un'esplosione. Insieme a loro, sono giunti a Padova anche altri quattro fratellini e il padre.
A Verona, invece, l'ospedale Borgo Trento ha preso in cura altri due minorenni: un giovane di 15 anni che ha riportato gravi lesioni e ferite d'arma da fuoco, ma poi c'è una bambina di 8 anni, affetta da una grave patologia cerebrale congenita, che non avrebbe potuto mai r4icevere cure adeguate nella Striscia. Dopo il loro arrivo all'ospedale universitario veronese, i due piccoli pazienti sono stati visitati da un'equipe chiamata poi a decidere in quali reparti smistarli per seguirli al meglio.