AUTONOMIA, GIORNO UNO: AL VIA LE TRATTATIVE A ROMA
Il ddl sull'autonomia differenziata non solo è stato scritto rispettando la legge, ma permetterebbe di fare un passo avanti a tutto il paese, da Nord a sud. Non fa che ripetere il suo mantra, il presidente del Veneto, Luca Zaia, arrivando a Roma alla riunione col ministro degli affari regionali, Roberto Calderoli. Dopo l'approvazione a giugno del ddl che porta la firma del Carroccio, e la lettere d'intenti del Veneto al Governo datata luglio scorso, negli uffici dell'Esecutivo sono cominciati ufficialmente i confronti sulle prime nove materie non LEP che le regioni, oltre al veneto anche Lombardia, Piemonte e Liguria, chiedono di poter inserire da subito in un disegno di attribuzione di alcune competenze. Si comincia a discutere dell'eventuale crono-programma del piano di lavoro, per cominciare a trattare le prime nove materie non lep.
Dall'altra parte, la barricata alzata dalle opposizioni ha da oggi anche un orizzonte preciso. Mentre La Corte Costituzionale sarà chiamata a esprimersi sulla richiesta di referendum abrogativo, la Consulta il prossimo 12 novembre esaminerà il giudizio di legittimità avanzato dai consigli regionali di quattro regioni a guida centrosinistra. Un procedimento al quale il Veneto si presenterà con i propri legali, sostenendo di essere parte lesa da questa presa di posizione dei governatori pentastellati e dem.