DRAMMA RSA: “REGIONE APPROVI LA RIFORMA DELLE IPAB”
Dramma case di riposo in Veneto, tra posti che scarseggiano e costi sempre più alti.
Un posto letto in una Rsa, oggi, costa in media 2 mila euro al mese, vale a dire quasi 25 mila euro all’anno. Un aumento di oltre 600 euro all’anno rispetto solo a due anni fa, denunciano i sindacati dei pensionati. E in una regione, come il resto del paese, che invecchia, dove una persona su quattro ha almeno 65 anni, il problema è destinato in futuro a farsi sempre più grande.
E questo per chi se lo potrebbe permettere. Perché migliaia di famiglie, invece, non dispongono di risorse sufficienti. E le norme, che prevedono che per i redditi più bassi siano i comuni a dover sostenere il 50% della quota cosiddetta “alberghiera” della Rsa - vale a dire vitto e alloggio – non sono sempre rispettate.
Anzi, negli anni le associazioni si sono battute per abolire regolamenti insensati che gli stessi comuni facevano firmare alle famiglie.
Una situazione destinata ad aggravarsi a livello nazionale se il Parlamento dovesse approvare l’emendamento che prevede che a carico del sistema sanitario resti solo la quota sanitaria della retta delle Rsa, costringendo le famiglie a sobbarcarsi tutta la parte socioassistenziale.
Le regioni, invece, vanno in ordine sparso. Alcune, come l’Emilia Romagna, concedono cotributi straordinari alle famiglie più in difficoltà.
Mentre in Veneto, dove la riforma delle Ipab è ferma dal 2020, le opposizioni chiedono di intervenire al più presto.