I GIOCHI RISCHIANO DI FRANARE? PERDEREMMO LA FACCIA
L’Alemagna che riapre a singhiozzo, solo durante il giorno e con code interminabili, per il timore che nottetempo nuovi smottamenti possano mettere in pericolo l’incolumità di chi viaggia. Non c’è pace per il Cadore, che dopo aver visto la strada olimpica chiusa per una buona settimana, a causa delle ripetute colate di roccia e fango da Croda Marcora, oggi costringe l’Anas a chiudere il transito dalle ore 20 alle 6 del mattino, mentre un servizio di guardiani è pronto a bloccare comunque il transito in caso di maltempo. La domanda che a questo punto bisogna porsi, nel medio periodo, è scontata: ma siamo sicuri che quando si apriranno le olimpiadi invernali a Cortina, ovvero tra soli otto mesi, il problema sarà risolto? Oppure rischiamo la figuraccia mondiale di avere un sito olimpico isolato dal punto di vista logistico da una strada inadeguata a un simile evento? A essere preoccupato, a questo punto, è anche il presidente del CONI del Veneto.