IL NUOVO PREFETTO FORLENZA: "DIALOGO E SICUREZZA"
A Padova si insedia il nuovo Prefetto, Giuseppe Forlenza, e nel primo giorno della sua nuova esperienza, la prima personale in Veneto - "Una delle poche regioni che ancora mi mancava", svela ai giornalisti - traccia subito una linea chiara degli obiettivi del proprio mandato in provincia. Al timone della prefettura di Palazzo Santo Stefano arriva da Bergamo, dopo essere stato anche Prefetto di Rimini. Città diverse, ma per certi versi in alcune cose molto simili. In Lombardia Forlenza, originario di Salerno, ha toccato con mano un tessuto imprenditoriale ed economico molto ricco, e quindi potenzialmente terreno fertile per le infiltrazioni della criminalità organizzata. Con i soldi in arrivo dal PNRR, saranno due anni decisamente intensi, sotto questo punti di vista, quelli che ci aspettano da qui al 2026. Ma il primario problema della provincia di Padova, lo si sa e lo dicono le statistiche, è e rimane lo spaccio di stupefacenti: la provincia euganea ne è crocevia in tutto il nord, per posizione geografica come porta dai Balcani all'Italia, e come snodo logistico tra porti, autostrade e ferrovie. Con l'aggravarsi di un problema sempre più evidente, quello dello spaccio da parte di minorenni: una situazione che va affrontata.
Come primo impegno a Padova, il nuovo prefetto ha incontrato i comandanti delle forze dell'ordine per fare il punto sulle prime incombenze. Domenica il derby Padova-Vicenza, lunedì il primo anniversario dell'attacco di Hamas a Israele del 7 ottobre e le possibili ripercussioni anche in città di quanto sta avvenendo in Medio oriente: al momento non ci sono segnali che possano far pensare a qualche azione da monitorare, garantisce il prefetto. Che però in passato ha voluto dialogare molto con i giovani e gli adolescenti, e promette di farlo anche a Padova.