RIFORMA CARBURANTI: BENZINAI PRONTI ALLA SERRATA
Le proposte del Governo legate alla riforma del mondo carburanti non sono gradite dai gestori italiani delle pompe di servizio che minacciano la serrata. Le associazioni di categoria ritengono giuste alcune proposte che puntano a modernizzare le aree di servizio carburante incentivando la mobilità green questo con l’inserimento di bio carburanti e colonnine di ricarica per le auto elettriche. Inoltre concordano con l’abbattimento di quelle stazioni di servizio troppo vicine alla strada o ormai datate e pericolose ma l’indennizzo promesso pari a 20 mila euro per gestori che magari da anni prestano servizio rispetto a quello di 60 mila euro che andrebbe alle Compagnie Petrolifere, viene ritenuto offensivo oltre che irrisorio. Altro nodo spinoso fortemente contestato dalla categoria il nuovo contratto ritenuto in favore esclusivamente delle Compagnie Petrolifere. Se in passato il comodato d’uso , cioè la possibilità per un gestore di rivendere carburante per conto del marchio fornitore era all’interno dei centri urbani di 6 anni rinnovabile per ulteriori 6 e 9 per le aree di servizio extra urbane e autostradali e senza la possibilità di recedere il contratto senza valido motivo , ora sembra che il Governo abbia proposto un contratto dalla durata di 5 anni con disdetta da parte del Marchio di soli 90 giorni anche senza valido motivo. Questo significherebbe secondo i sindacati che un gestore potrebbe venire sostituito su due piedi in 90 giorni o che addirittura la Compagnia decida di gestire autonomamente la rivendita del carburante. Attualmente in attesa del direttivo nazionale i benzinai italiani sono in stato di agitazione con il rischio annunciato di serrata che creerebbe notevoli problemi data la ripresa sia del lavoro che delle scuole.