RINNOVO CCNL SANITÀ: FUMATA NERA PER UIL E CGIL FP

Inflazione in Italia galoppante + 16% mentre l’offerta per il rinnovo del contratto collettivo nazionale lavoratori sanità, è stata del 5%. Si parla di un aumento di poco più di 40 euro. Non valorizzati anche altri istituti. Zero fondi stanziati per il welfare, il diritto ai buoni pasto non è omogeneo a livello nazionale , mentre altre concessioni come nel caso degli straordinari per reperibilità subiscono un pesante tassazione. Oltre 400 sanitari padovani infatti dovranno rendere al Fisco cifre importanti, anche 1.000 euro. Eppure la misura era nata per incrementare gli stipendi. Paradossale inoltre il divario tra stipendi italiani del settore e quelli dei colleghi europei. Non c’è da stupirsi se l’emorragia del personale sia impressionante nel padovano circa 2 o 3 operatori ogni giorno lasciano in favore del privato, alcuni per intraprendere una nuova professione in altri campi. Preoccupante secondo CGIL e UIL , che non hanno sottoscritto l’accordo con Aran L'Agenzia Negoziale del Governo per le Pubbliche Amministrazioni , l’introduzione della figura dell’assistente infermiere , in sintesi un OSS a cui hanno aumentato le responsabilità ma senza gli anni di infermieristica alle spalle. Questo per sopperire alle carenze di infermieri. A conclusione del rifiuto da parte di sottoscrivere l’accordo pare che a livello territoriale le rappresentanze sindacali “ribelli” siano state successivamente escluse da ulteriori confronti.