SERVONO FONDI PER LA SALUTE MENTALE IN VENETO
La sanità all’interno delle diverse Ulss venete non è omogenea. Da tempo si avverte la mancanza di un piano generale di programmazione dei servizi.
La carenza di personale sanitario, i problemi delle strutture e dell’accesso al pronto soccorso, rendono difficile garantire prestazioni adeguate a tutti i pazienti. In alcune Ulss i minori vengono addirittura ricoverati nei reparti per adulti.
È la vicepresidente della commissione sociosanitaria, Anna Bigon, a fare appello alla Regione Veneto per revisionare gli investimenti ed adeguare il fondo al cinque per mille. In questo modo si punta a migliorare le prestazioni sanitarie e, soprattutto, dare applicazione alla legge sulla figura dello psicologo.
A sostegno della mozione è intervenuta la consigliera regionale Chiara Luisetto, la quale chiede una revisione del Piano di azione sulla salute mentale che, invece di rafforzare il sistema di assistenza, sembra proporre una visione più psichiatrica, orientata alla cura farmaceutica e non all’assistenza delle persone.