STRAGE DI VONGOLE, "COLPA DEI FIUMI INQUINATI"
È un'emergenza che diventa sempre più grave. La drammatica moria delle vongole di mare - Chamelea Gallina - non accenna a diminuire. Anzi si rinnova con angosciante puntualità.
A lanciare l'ennesimo grido d'allarme sono i presidenti dei consorzi Cogevo di Chioggia, Michele Boscolo Marchi, e di Venezia, Gianni Stival, portavoce di 163 armatori fermi da quasi un anno.
L'ulteriore, tragica conferma si è avuta con le recenti piene di Brenta e Adige. "È morto tutto il novellame nato spontaneamente lungo la costa" hanno fatto sapere i professionisti.
E la preoccupazione si estende anche ai grossi esemplari adulti e riproduttori, acquistati a Civitanova Marche e rilasciati in zone riparate prima delle ultime piene dei fiumi.
Di fronte a questa emergenza, i Cogevo annunciano una manifestazione a Venezia, nella disperata ricerca di un sostegno concreto da parte delle istituzioni.
Serve un programma a medio-lungo termine, hanno fatto sapere, per garantire la sopravvivenza dei proprietari delle imbarcazioni e del mezzo migliaio di pescatori dipendenti per almeno tre anni.
Ma non è tutto. Va infatti chiarita l'origine degli inquinanti che provocano la moria. Escluso il fattore temperature, esclusa la presenza di mucillagine resta da indagare sulle sostanze nocive che, ad ogni piena, raggiungono la costa veneta.