ALTRI 48 MILIONI PER LA MANUTENZIONE DEL MOSE
Ci sono altri 48 milioni di euro per il Mose. Il comitato tecnico amministrativo del Provveditorato ha approvato due nuovi bandi di gara destinati alla manutenzione e al completamento del sistema di paratoie mobili che protegge Venezia dall’acqua alta.
Il primo intervento riguarda le 15 paratoie mancanti nella schiera di Treporti. Si tratta di un appalto da 34 milioni di euro, che salgono a 50 se si considera l’intero quadro economico, e che va a integrare i 19 milioni già stanziati per i lavori eseguiti da Fincantieri sulle altre 21 paratoie della stessa schiera, risultati però insufficienti.
Il secondo bando prevede invece lo stanziamento di 14 milioni di euro per la manutenzione di sei paratoie temporanee, due per ciascuna bocca di porto. Sono le cosiddette paratoie “di cortesia”, che entreranno in funzione ogni volta che sarà necessario rimuovere un modulo per la revisione.
Nel frattempo si è riunito in settimana anche il Comitato Scientifico dell'Autorità per la Laguna, con il compito di pianificare il futuro della laguna veneziana.
Anche perché sul Mose rimangono ancora diverse incognite. Per farlo funzionare serviranno 114 milioni di euro all'anno, ben di più rispetto ai 63 milioni fino a questo momento messi sul piatto dal ministero.
Solo una parte degli alti costi che, fin dalla sua ideazione, hanno segnato la storia dell’opera deputata a salvare Venezia dall’acqua alta.
Per realizzarlo ci sono voluti più di sei miliardi di euro e, almeno fino a che non sarà del tutto omologato, ogni sollevamento delle 78 paratoie costa circa 200 mila euro.
In cinque anni il Mose si è sollevato più di 100 volte, scongiurando – secondo le stime – danni alla città per due miliardi e mezzo di euro. Ma i costi salati per il suo funzionamento e per la sua manutenzione, a lungo andare, rischiano di non essere sostenibili.