CINQUE ARRESTI PER RAPINE E AGGRESSIONI A MESTRE
Cinque arresti a Mestre e Bari per una serie di rapine e aggressioni avvenute nel Quartiere Piave. I Carabinieri del Nucleo Operativo di Mestre, su delega della Procura di Venezia, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dai GIP del Tribunale.
Gli arrestati, quattro cittadini tunisini e un portoghese, sono accusati di rapina aggravata e lesioni personali aggravate, reati che si sono consumati tra la vigilia di Natale e i primi giorni di gennaio. In uno dei casi, i cinque avrebbero aggredito e rapinato un cittadino gambiano sotto minaccia di coltello, sottraendogli un monopattino. Subito dopo, una brutale aggressione a un tunisino con coltello e percosse nei pressi della stazione di Mestre.
In un altro episodio, il 30 dicembre, un cittadino tunisino è stato ferito da un cane pitbull e colpito ripetutamente con una bottiglia e pugni per farsi consegnare il suo telefono e il portafogli. L'ultimo caso risale al 5 gennaio, quando un cittadino nigeriano è stato colpito alla testa con un coltello.
Durante le perquisizioni, sono stati trovati vestiti indossati dai rapinatori durante i crimini, insieme a uno sfollagente e un martello. Tre dei cittadini tunisini sono stati trasferiti al carcere di Venezia, mentre il portoghese si trova già detenuto a Bari per altri reati.
Una scia di episodi che conferma ancora una volta lo stato di degrado in cui versa il Quartiere Piave di Mestre, divenuto negli anni fulcro dello spaccio in città e anche teatro di violenze di vario tipo.
L’episodio più grave lo scorso settembre, quando il 26enne Giacomo Gobbato era stato accoltellato a morte nel tentativo di evitare una rapina. Un fatto che aveva dato vita ad una forte mobilitazione in città, sfociata in un corteo di diecimila persone sotto lo slogan “riprendiamoci la città”.