GRANCHIO BLU, CRESCE IL TIMORE PER LA PESCA LOCALE
Il granchio blu è una specie invasiva e la sua presenza nelle acque dell’Adriatico sta diventando problematica: sono le conclusioni dello studio realizzato dall’Università Ca’ Foscari, commissionato della Fondazione della Pesca di Chioggia.
La ricerca ha rilevato una massiccia presenza di questa specie di granchio nelle acque della laguna. Una vera e propria invasione, causata principalmente dalla rapidità con cui il granchio si riproduce e dalla mancanza, nella acque venete, di quelli che sono i suoi predatori naturali, quali pesci di grandi dimensioni, polipi, uccelli e tartarughe marine.
Inoltre, nello studio sperimentale, sono stati osservati gli effetti che l’introduzione di questa specie ha avuto sulla pesca locale e i risultati sono allarmanti: infatti, oltre a impattare sull’ecosistema locale, la presenza del granchio blu comporta gravi danni al settore ittico. Ad esempio, nel corso della ricerca, sono state monitorate le attività di pesca delle seppie con l’utilizzo di tramagli ed è risultato che, ogni giorno, dal 3 al 19% delle pezze di tramaglio vengono danneggiate a causa di questa specie.
I risultati ottenuti sono quindi preoccupanti e il sindaco di Chioggia Mauro Armelao, in veste di Presidente della Fondazione, afferma di volerli divulgare il prima possibile per poter trovare delle soluzioni concrete.