OPERAI MUOIONO PULENDO UNA FOSSA BIOLOGICA
Dovevano pulire una fossa biologica ma dentro quella cisterna hanno trovato la morte.
Tragedia sul lavoro lunedì mattina in un’abitazione di Santa Maria di Sala, nel veneziano. Le vittime sono due operai di origini egiziane di 22 e 39 anni. Il fatto è successo alle 10 del mattino. Secondo le prime ricostruzioni, nel corso dei lavori di pulizia, uno dei due operai si sarebbe calato all’interno della cisterna senza più riemergere. A quel punto il suo collega, non vedendolo, a sua volta sarebbe entrato nella fossa senza più fare ritorno. A chiamare i soccorsi sarebbe stato un terzo operaio che si trovava sul posto. Sul posto si sono precipitati i Vigili del Fuoco e i soccorritori. Le operazioni per recuperare i due corpi ormai senza vita sono durate più di un’ora.
Ad ucciderli, con tutta probabilità, le esalazioni venefiche, vale a dire i gas tossici che fuoriuscivano dalla fossa biologica, ma per averne la certezza serviranno ulteriori verifiche.
I due operai lavoravano per una ditta di traslochi che aveva subappaltato l’intervento ad una ditta specializzata. Al momento della tragedia, forse, erano in corso i controlli per verificare lo stato dei lavori effettuati.
La dinamica della tragedia è al vaglio degli inquirenti: chi indaga deve accertare se tutte le operazioni sono state svolte nel rispetto delle norme di sicurezza, a partire dall’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale.
La villa, acquistata da un privato nei mesi scorsi, in passato era appartenuta a una cooperativa del territorio e fino ad alcuni anni fa aveva ospitato una decina di persone migranti.
Nel veneziano i morti sul lavoro sono raddoppiati rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. In tutta la regione, nel 2024, sono morti 79 lavoratori. Numeri ancora troppo alti che richiedono delle riflessioni. I sindacati auspicano interventi urgenti.