SI CASE, NO TICKET: ATTIVISTI INVADONO IL COMUNE
Hanno occupato la sala del Consiglio comunale di Venezia per esprimere la loro contrarietà al contributo d’accesso e per chiedere investimenti per la casa e la residenzialità.
Protagonisti decine di manifestanti dell’Assemblea sociale per la casa e della Rete solidale per la casa, ma insieme a loro anche tutti quei cittadini che l’emergenza abitativa a Venezia la vivono sulla loro pelle: perché non riescono a permettersi una casa in affitto nel libero mercato ma, allo stesso tempo, non ottengono un alloggio popolare.
Eppure a Venezia, tra centro storico e terraferma, sono circa duemila gli alloggi pubblici sfitti. Molti di questi sarebbero da riqualificare, motivo per cui il Comune ha stanziato circa 28 milioni di euro per sistemarne più o meno 500 nei prossimi tre anni.
Ma a detta delle associazioni questo non basta.
Sì a un piano casa ma di contro no al contributo d’accesso, ritenuto un mero strumento per fare cassa e non la corretta modalità per regolare il turismo a Venezia. Turismo che, tra l’altro, incentiva lo spopolamento del centro storico e anche l’emergenza abitativa, visto che sempre più appartamenti vengono affittati ai turisti anziché ai residenti.
Per questo le Assemblea sociale per la casa e della Rete solidale per la casa hanno confermato la loro adesione alla manifestazione contro il ticket in programma il 25 aprile, proprio nel primo giorno di sperimentazione.
Ca’ Farsetti dal canto suo fa sapere che si tratta di un atto grave, un gesto intimidatorio, con metodo violento, teso ad impedire le attività di una istituzione democraticamente eletta quale il Consiglio Comunale. I partecipanti, annuncia il comune, sono stati identificati e saranno denunciati.