VENEZIA DEL FUTURO? NASCE "LA CITTÀ CHE VOGLIAMO"
La loro missione è chiara sin dall'atto costitutivo: ricostruire la città di Venezia. Nasce con questo mantra il polo civico “Tutta la città che vogliamo”, che comprende il gruppo consiliare Tutta la Città insieme e che nel tracciare il bilancio dei primi sei mesi del 2025 ha voluto annunciare anche la costituzione di questa nuove corrente nella città lagunare: un serbatoio di idee e di confronto, promettono, con un contatto costante con i cittadini, le associazioni, i comitati e i lavoratori.
L'obiettivo a lungo termine, è evidente, sono le elezioni comunali della primavera del 2026. Non è chiaro come ci arriverà l'attuale maggioranza, visto che il sindaco Brugnaro a fine anno si confronterà con la richiesta di rinvio a giudizio avanzata dalla Procura per l'inchiesta Palude, ma l'obiettivo dell'opposizione appare abbastanza semplice: arrivare con le proprie proposte sul tavolo per tempo, indipendentemente da quali saranno gli sviluppi giudiziari del primo cittadino. Pere ora, la proposta è - dicono- un progetto per ricostruire la città, creare linee programmatiche precise e puntuali, ascoltare le problematiche dei cittadini.
I principali temi di questo percorso seguiranno quelli per cui i consiglieri si sono battuti in questi ultimi mesi: la crisi del trasporto pubblico, il tema della residenzialità, le possibili alternative alla monocultura turistica, la proposta di una gestione diretta dei servizi pubblici essenziali del Comune e del verde. Anche con questi obiettivi, nasce un ciclo di incontri pubblici chiamato “Il confronto”, che metterà di fronte le anime dell'opposizione, cercando il contraddittorio con le posizioni della maggioranza. Tra tutti, considerato primario, è il tema dell'uscita dalle catene del turismo come unica fonte di sostentamento della città.