DIMESSO L'ULTIMO PAZIENTE DELL'ESPLOSIONE A BOLZANO
VERONA - Dopo 63 giorni di ricovero e di cure, il Centro Ustioni dell’AOUI di Verona ha dimesso il paziente di origine albanese rimasto ustionato nell’esplosione del 21 giugno dell’Alluminium di Bolzano.
All’arrivo in ospedale, il 34enne era in gravissime condizioni sia per l’estensione delle ustioni (il 50% del corpo era ustionato) sia per la complessità delle ferite. E’ stato sottoposto a due interventi chirurgici, uno al tronco e agli arti superiori e uno agli arti inferiori, con ricovero in Terapia Intensiva. Una volta stabilizzata la situazione, è stato trasferito nella Terapia Semintensiva del Centro Ustioni dove è stato prima trattato con un gel innovativo e poi con la tecnica chirurgica MEEK per il reinnesto della cute sana asportata da altre parti del corpo.
Dopo il prelievo di uno strato sottile di cute sana dal paziente, questa viene introdotta in una macchina che appiattisce il campione e lo rende più esteso a livello di superficie. La pelle estesa viene reimpiantata nel paziente.
Sono stati in tutto tre gli uomini provenienti da Bolzano e ricoverati a Borgo Trento dopo l’incidente: il primo, con lievi ustioni, è stato dimesso dopo pochi giorni; il secondo, di 31 anni e con ustioni sul 57% del corpo, non ha superato la fase acuta ed è deceduto il giorno dopo l’arrivo a Verona.
Il 34enne è guarito perfettamente ed è tornato a casa. Dovrà fare delle medicazioni e continuerà ad essere seguito al Centro Ustioni di Verona.
Per l’uomo che probabilmente porterà a vita sulla pelle i segni dell’accaduto, la speranza è che almeno fosse adeguatamente assicurato.