GUARDIA MEDICA TURISTICA: FIGURA ASSENTE SUL GARDA
VERONA - Il lago di Garda è una delle mete turistiche più apprezzate e frequentate in prevalenza da stranieri, in particolare tedeschi e inglesi. Ma cosa succede quando qualcuno accusa un disturbo o si infortuna? Dovrebbe ricorrere alla guardia medica turistica, la figura sanitaria a tutela dei visitatori, ma che nelle località veronesi che si affacciano sul lago, manca da quando è scoppiato il covid. Certo, nelle vicinanze non mancano altri servizi sanitari sia pubblici e privati a cui i villeggianti possono rivolgersi in caso di necessità, così come non mancano diversi medici di medicina generale che assistono i turisti incrementando i guadagni.
I turisti possono stare sereni, in caso di necessità un medico a cui rivolgersi lo si trova, ma la mancanza di una figura quale la guardia medica turistica è un altro aspetto della scarsità dei medici che affligge la sanità anche nella nostra regione.
I bandi emessi regolarmente dall’ulss 9 per reperire guardie mediche turistiche vanno regolarmente deserti perché poco appetibili, per di più con la carenza di sanitari, i pochi medici che ci sono preferiscono incarichi più remunerativi.
Intanto per garantire la sicurezza della navigazione e della balneabilità, la regione ha stanziato 50 mila euro a favore della Comunità del Garda per il servizio di pronto intervento, soccorso e vigilanza a favore di tutta l’utenza nautica del lago.