OMICIDIO IN STAZIONE: IL CASO MOUSSA IN SENATO
VERONA - Il caso di Moussa Diarra, il giovane originario del Mali ucciso da un colpo di proiettile sparato da un agente della polfer nel tentativo di difendersi da lui è arrivato a Roma. Di quanto accaduto il 20 ottobre scorso alla stazione di Porta Nuova a Verona se ne è parlato in un convegno a Palazzo Madama. Ad organizzare l’incontro la senatrice Ilaria Cucchi. Presente Djemanga il fratello della giovane vittima che chiede giustizia. Con lui le legali della famiglia Paola Malavolta e Francesca Campostrini. Molte sono le incognite che avvolgono la tragedia a cominciare dalle videocamere di sorveglianza. L’unica certezza invece sono i tre colpi sparati dall’agente: uno è andato dritto al cuore di Moussa e non è fuoriuscito dal corpo, l'altro, dopo averlo sfiorato, si è infranto nella vetrata di un ascensore, ad un'altezza di un metro e 52 da terra, e quindi ad altezza uomo. La preoccupazione, secondo la senatrice che ha presentato un’irrogazione parlamentare è che con la propaganda del Governo, queste situazioni saranno sempre più frequenti.