ACCUSATO DI OMICIDIO STRADALE PUÒ ANDARE AL LAVORO
Tra venerdì e sabato notte a Zanè, nel vicentino, un giovane 24 enne ubriaco con una manovra azzardata ha invaso la corsia di marcia opposta causando un incidente in cui è morto un 45enne zuglianese, papà di due bambini di 5 e 8 anni. Nell’auto, andata a fuoco, c’era anche la moglie che è finita in ospedale e in queste ore è stata dimessa. Il 24enne di Schio che era alla guida sotto effetto di alcool è stato accusato di omicidio stradale. A distanza di qualche giorno da quel tragico frontale, il tribunale di Vicenza ha confermato gli arresti domiciliari per il giovane che però potrà continuare ad andare al lavoro.
Una decisione alquanto discutibile e che lascia attoniti tutti i familiari e membri della comunità che Manuel e la moglie Elisa frequentavano. Proprio la coppia stava rientrando a casa a seguito di una serata trascorsa con amici e stavano rincasando per riprendere i bimbi affidati ai nonni. Ma questa giovane famiglia è rimasta vittima, purtroppo, di eccessi altrui. Un vuoto impossibile da colmare.