GRANDE GUERRA, 200 KM DI PERCORSI NEL VICENTINO
Ricordare la Grande Guerra, non solo per il suo valore patriottico, ma anche per l’inutile strage che ha rappresentato per il nostro Paese.
Pensiamo agli atroci massacri che avvenivano sull’Altopiano dei Sette Comuni, a seguito della spedizione punitiva organizzata dall’Austria. Nel 1918, mons. Pellizzo, vescovo di Padova scriveva, riferendosi all’andamento della guerra sull’Altopiano: “La carneficina inutile continuerà purtroppo, a meno che intervenga un armistizio”. Le parole del Vescovo di Padova furono riprese anche dal Vescovo di Vicenza mons. Rodolfi, che scriveva alla Santa Sede: “Questa ormai non è più guerra, è brutalità, è insidia notturna, è aggressione violenta del debole e dell’innocente. E a distanza di un secolo l’”Inutile strage” continua, nel cuore dell’Europa, ma non solo.
Le trincee, i luoghi bellici, i sacrari militari fanno parte di un percorso naturalistico lungo 200 chilometri in cui il Veneto ha investito quasi un milione di euro. L’”Alta via della Grande Guerra” è stata presentata a Bruxelles, in un’ottica di turismo europeo.