PADOVA, ABBONATI A PICCO: LA PROTESTA HA COLPITO
L'annunciata protesta dei tifosi biancoscudati, numeri alla mano, c'è stata. Alla chiusura della campagna abbonamenti, e a pochi giorni dal debutto in campionato, lunedì sera contro il Trento, il club di viale Rocco ha chiuso a quota 1.010 abbonamenti sottoscritti. 556 tessere staccate in tribuna est, che rimane il settore più numeroso nonostante sia proprio quello in cui prende spazio al parte più "calda" del tifo e che ne aveva preannunciato il boicottaggio, poi 384 in tribuna ovest, 50 in poltrone vecchie glorie e 20 in poltrone Biancoscudate. Si tratta del numero di abbonamenti più basso mai registrato da vent'anni a questa parte. Nel 2003 erano stati 1.452, l'anno successivo 1.697. Mai si era scesi sotto i duemila abbonamenti sottoscritti dal 2005 ad oggi, se si fa eccezione per l'annata 2021/2022, quando però di mezzo c'era la pandemia da covid e gli stadi aperti a singhiozzo.
Un brutto colpo, per la società, e anche per la squadra di Andreoletti che si ritroverà a giocare le partite casalinghe senza il supporto di buona parte della tifoseria. Il boicottaggio, partito dagli ultras della Tribuna Fattori e condiviso anche da altri club di tifosi, nasce in segno di protesta contro le politiche della società, e la conferma del contestatissimo direttore sportivo, e le lungaggini infinite per il completamento della nuova curva Sud, a ridosso del terreno di gioco.
E così, molto spesso, rivedremo lo scenario che si è presentato domenica sera per la gara di Coppa Italia con la Feralpi: poco più di 600 paganti, e tutta la tribuna est desolatamente deserta. Non sarà così in campionato, quando il settore verrà aperto, ma la stessa immagine si vedrà lunedì contro il Trento: la Tribuna Est, infatti, rimarrà chiusa per decisione del giudice sportivo, dopo i petardi lanciati all'indirizzo dei tifosi vicentini in occasione del match d'andata ai Menti, negli ultimi playoff.
Sarà una stagione difficile, in un ambiente incandescente e - numeri alla mano - che dimostra indifferenza. Starà ad Andreoletti e alla squadra, fare l'impossibile per riattivare l'entusiasmo di una piazza che ormai è ridotto ai minimi storici.