SERIE C, LUNEDI' DI ORDINARIA PASSIONE: IL RACCONTO
All'inferno e ritorno. Tutto in novanta minuti, tra mille emozioni, pesanti fatiche e infinite incertezze. Raccontare la serata del lunedì che ha chiuso al 32esima giornata di serie C è come raccontare l'ultimo mese e mezzo di campionato. La fotografia plastica di un duello, quello tra Padova e Vicenza per il primato nel girone, che non conosce mezze misure: aperto, pirotecnico e avvincente.
Il Padova affronta una Pergolettese in salute, il Vicenza è ospite di un Lecco che deve salvarsi. E il primo tempo, sui due campi, sembra ricalcare il copione del turno infrasettimanale precedente: il Padova, come a Renate, gioca senza pungere e chiude i primi 45 minuti in svantaggio, perché al 20esimo, sulla respinta di testa di Perrotta, Parker si aggiunta la palla e calcia, trovando un non perfetto Fortin. Dall'altra parte, invece, il Vicenza passa con il primo e probabilmente unico tiro in porta: Morra di testa fa 0-1, e all'intervallo vecchi sarebbe per la prima volta, dopo 32 giornate, davanti al Padova in classifica.
Poi, nella ripresa, il più incredibile degli sliding doors: Andreoletti inserisce Spagnoli e passa a 4 punte, ma rischia subito di finire ko sul colpo di testa ravvicinato di Basili. Il destino dà una mano, e lo fa anche nel rigore - oggettivamente generoso - concesso a Faedo e trasformato da Bortolussi con una bordata centrale. Sono segnali, segni che qualcosa può ancora cambiare e succedere. Se all'Euganeo piovono improperi, per la traversa di Buonaiuto e il successivo palo di Spagnoli, da un lato la Pergolettese rimane poi in dieci per il rosso diretto a Lambrughi, dall'altro lato, quel lato del lago di Como che volge a mezzogiorno, il lecco pareggia meritatamente con Senè a un quarto d'ora dalla fine. A dimenticarselo è quello stesso Laezza che3 si era perso Spagnoli nello scontro diretto al Menti: una sciagura, o una benedizione, dipende da che parte lo si osserva. Il resto lo fa il destino, o se preferite un Buonaiuto dall'alto: quello che devia, al minuto 94, il pallone buttato in mezzo da Varas e che fa esplodere l'Euganeo. In 45 minuti, il Padova passa da un possibile sorpasso ad un allungo che consolida la vetta a sei gare dalla fine. Il Vicenza, fa il percorso opposto: cronache incredibili, di un lunedì difficile da immaginare.
