TRE ANNI DI GUERRA IN UCRAINA
24 febbraio 2022: le sirene antiaeree risuonano su Kiev, le stazioni della metropolitana si trasformano in rifugi. E’ l’inizio dell’invasione russa in Ucraina. Tre anni di guerra che hanno causato, fino ad ora, un milione tra morti e feriti gravi.
Oltre a tutte le altre conseguenze sul piano economico e socio-politico che hanno scosso il pianeta e mutato i rapporti di forza tra le potenze mondiali.
Da un lato il presidente statunitense Trump che ha sconfessato il predecessore Biden addossando al Presidente Ucraino Zelensky la responsabilità dell’attacco russo.
Dall’altro l’Unione Europea che non ha mai fatto mancare il suo sostegno all’Ucraina, nonostante le differenti posizioni dei vari paesi membri che complicano il quadro.
L’Europa, in tre anni, ha stanziato per l’Ucraina 145 miliardi di dollari, più di chiunque altro. E ha rilanciato il suo impegno lunedì mattina a Kiev, in occasione della commemorazione dell’invasione russa, stanziando altri tre miliardi e mezzo e approvando il 16esimo pacchetto di sanzioni alla Russia.
Russia che però non pare intenzionata a fare passi indietro: da Ankara il Ministro degli Esteri Lavrov annuncia che il Cremlino "cesserà le ostilità solo quando i negoziati produrranno un risultato fermo e sostenibile che vada bene alla Federazione Russa".
Tre anni, però, soprattutto di guerra, con i suoi orrori, le sue lacrime e le sue paure. Come rivela questo soldato russo, ancora oggi tormentato dai ricordi del fronte:
“E’ tutto più pauroso e più orribile di ciò che si vede in Tv, non solo i combattenti ma ogni persona russa capisce che c’è una guerra contro l’occidente. Tutti sperano che possa finire il prima possibile e tornare a casa dalle mogli, dalle madri e dai figli”.
O come spiega la madre di un soldato ucraino ucciso in guerra a soli 36 anni.