AUTONOMIA, ULTIMO ATTO: LA DISCUSSIONE ALLA CAMERA
Il disegno di legge sull'autonomia differenziata è arrivato all'ultimo passaggio parlamentare. Alla Camera dei Deputati è cominciata la discussione generale sul provvedimento già approvato dal Senato e licenziato alla fine della scorsa settimana dalla commissione Affari costituzionali di Montecitorio, non senza inciampi. Il mezzo passo falso sull’emendamento dell’opposizione approvato per le assenze di alcuni commissari leghisti e poi rivotato e bocciato in tutta fretta, perché rischiava cancellare tutto il lavoro fatto sin qui, rimandare la legge al Senato e ricominciare daccapo, è stato seguito poi dalla "ghigliottina" parlamentare, con la commissione che ha votato 80 emendamenti sugli oltre 2200 presentati dalle opposizioni. "Finalmente ci siamo", ha detto il deputato padovano Alberto Stefani, segretario veneto della Lega e relatore del provvedimento alla Camera.
Il passaggio in Commissione e l'arrivo in Aula, dove il testo dovrebbe essere approvato tra qualche giorno, sancisce l'accordo tra le forze di maggioranza: la Lega otterrà il via libera al suo storico cavallo di battaglia, la legge sull'autonomia, e in cambio garantisce a Fratelli d'Italia lo sblocco in Senato del ddl sul premierato, tanto caro alla premier Meloni. Un'aria festante in maggioranza che non trova, comprensibilmente, simile umore nelle opposizioni.
Dopo anni di attesa, il traguardo però ora sembra davvero vicino: manca l'ultima approvazione dell'aula della Camera dei Deputati, e poi l'autonomia differenziata diventerà a tutti gli effetti legge dello Stato.