VIVERE DI TURISMO? L'ITALIA VORREBBE MA NON PUÒ
Vivere di solo turismo e sopratutto proveniente dall’estero sarebbe possibile per l’Italia? Questo sembra stia diventando l’indovinello che ogni fine estate si ripete nel Bel Paese. La risposta nonostante l’alta occupazione oltre 1,4 milioni di lavoratori circa il 7% sul totale a livello nazionale e in attesa dei dati aggiornati oltre 134 milioni di arrivi e 451 milioni di presenze negli esercizi ricettivi presenti sul territorio nazionale, è un no secco. I motivi sono evidenti, perché in Italia che detiene il 70% del patrimonio storico artistico mondiale e la più alta presenza di siti patrimonio dell'umanità dell'UNESCO per l’esattezza il 5% non valorizza il suo immenso patrimonio e nemmeno gli imprenditori e i lavoratori del comparto turistico. I dati sull’occupazione parlano chiaro in Italia ci sono nel settore ancora troppi contratti irregolari, a tempo parziale o a chiamata. Stagionali e precari affollano la categoria. Inoltre l’Industria Turistica attende da 6 anni il rinnovo del Contratto Nazionale, inutile toccare poi l’argomento salari che spingono i giovani sempre più oltre confine . Meglio fare ad esempio il cameriere all’estero che nel nostro Paese, per capire il perché dell’emorragia di giovani basta sbirciare la busta paga di chi svolge lo stesso lavoro in Svizzera , America o a Londra gli stipendi superano tranquillamente i 3mila euro al cambio contro i 1.400 euro italiani , anche se il costo della vita in questi luoghi non è certo paragonabile al nostro. Per concludere torniamo sul patrimonio artistico , non tutelato e per nulla valorizzato cosa diminuisce notevolmente l’attrattiva dei turisti dall’estero e per diretta conseguenza le entrate economiche .