ARMI NUCLEARI AMERICANE PER DIFENDERE TAIWAN
Finita una guerra, si da inizio alla prossima.
Washington parla di ammodernare l’armamento nucleare per impedire alla Cina di annettere Taiwan.
La Cina ha manifestato l’intenzione di mettere un punto alla questione taiwanese entro il 2027, preoccupando gli Stati Uniti.
Il generale americano Cotton, a capo del comando strategico statunitense, ha affermato di buon grado che la situazione odierna dell’Indo-Pacifico richieda un aumento immediato dell’arsenale nucleare americano da usare quale deterrente.
A spaventare il generale è la crescita militare di Pechino e il suo crescente sviluppo del comparto nucleare, affermando che la Cina è diventata il primo competitor degli Stati Uniti, in termini di deterrenza nucleare, aggiungendo che il Paese del Dragone potrebbe usare i suoi armamenti sulla piccola isola di Taiwan, annettendola così definitivamente e mettendo così fine anche alla presenza di forze statunitensi in quella parte della Cina.
Per evitare questo, è necessario, secondo il generale Cotton, ammodernare i 3 comparti che compongono la cosiddetta triade nucleare: il missile balistico, il sottomarino nucleare e il bombardiere B-21.
Gli Stati Uniti vogliono difendere il proprio avamposto occidentale nell’Indo-Pacifico, perché è una posizione strategica per la vicinanza ai territori della Cina, e per sfruttare le risorse di cui è ricca l’isola è utile aprire un potenziale conflitto e per fare questo è prioritario costruire il terribile nemico cinese.
Vale il proverbio: chiusa una guerra è utile preparare la successiva.