IL PIANO DI PUTIN: SI ALL’ONU
Cosa ne sarà dell’Ucraina quando i droni tacceranno? Se Macron vuole mandare uomini europei a salvaguardia del futuro armistizio tramite la sedicente “coalizione dei volenterosi”, il presidente russo Putin ha invece lanciato un’idea più grande.
Lo zar vuole che l’Ucraina intera passi ad un’amministrazione temporanea sotto l’egida delle Nazioni Unite, di fatto ponendo fine al governo di Zelensky.
Secondo le statistiche, Zelensky perderebbe in caso di elezioni.
L’amministrazione temporanea ONU servirà a organizzare nuove elezioni nel Paese, per poi intavolare una trattativa di pace con le nuove autorità, nelle parole di Putin.
Un cambio di rotta decisivo rispetto al piano ideato da Macron e company: l’Eliseo vuole infatti inviare una missione a garanzia della pace, ma che nulla ha a che fare con le Nazioni Unite e che quindi non avrebbe ripercussioni sull’autorità di Zelensky.
Se poi aggiungiamo che all’incontro per parlare della missione francese era presente anche il segretario generale della Nato, appare chiaro che Putin preferisca le Nazioni Unite sulla soglia di casa, piuttosto che una grossa presenza europea capitanata dalla NATO.
Questo quanto affermato oggi dal delegato russo ai colloqui di Riad: Mosca è contraria a qualsiasi esercito straniero all’infuori dell’ONU sul territorio ucraino.
Putin ha poi affermato di essere pronto a collaborare con l’Europa, anche se quest’ultima è un ostacolo alla pace.
Intanto la guerra continua a mietere vittime, e il bilancio mortale è destinato a pesare anche sulla coscienza dei politici europei.
La proposta dell’Italia oggi rappresenta la via più realistica verso una pace condivisa tra America, Russia ed Europa a vantaggio dell’Ucraina e di una solida pace futura.