MACRON: FRANCESI IN UCRAINA
Emmanuel Macron ritiene che non sia azzardato parlare dell’invio di caschi blu in Ucraina, che è anche ricca di grano e minerali.
I colloqui di pace tra Stati Uniti e Russia intanto continuano e subiranno una svolta nei negoziati in Arabia Saudita.
Macron ospiterà, il 27 marzo, un vertice per organizzare la missione di peacekeeping e vi parteciperà anche il presidente ucraino Zelensky.
Il progetto di Macron piace al premier brexit Starmer, e insieme i due leader stanno lavorando alla formazione della sedicente “coalizione di volenterosi”: un’insieme di Paesi NATO ed Europei che accetteranno di inviare uomini a garanzia del cessate il fuoco, dal momento che Trump se ne lava le mani.
L’idea di una missione a garanzia della pace sembra essere sintomo dell’ottimismo su una tregua imminente, ma i fatti dicono tutt’altro: i combattimenti continuano e nella notte le forze ucraine hanno colpito una stazione russa di misurazione del gas, situata nella regione di Kursk, provocando una fuga del fluido.
Nella notte sono stati registrati anche massicci attacchi reciproci di droni.
Se Kiev e Parigi pensano già al dopo, Mosca è più cauta: Putin non vede nell’Europa un alleato, complice soprattutto il riarmo, e guarda con sospetto l’idea di uomini e armamenti Nato ed europei stanziati ai confini con la Russia.
Purtroppo vale il detto latino: si vis pacem para bellum.
