ONU ACCUSA ISRAELE DI AVER ATTUATO GENOCIDIO
Sono ancora in corso i negoziati a Doha per la tregua a Gaza.
“Cauto ottimismo e lievi progressi” trapelano dalle indiscrezioni dei funzionari israeliani e americani.
Sembra infatti che Netanyahu voglia riunire il suo gabinetto di sicurezza, per pianificare le prossime mosse.
Rassicuranti anche le ultime dichiarazioni di Trump, secondo il quale “nessuno sta espellendo da Gaza alcun palestinese”.
L’affermazione è stata accolta con favore dai funzionari egiziani e di Hamas.
Nel frattempo, un’inchiesta delle Nazioni Unite ha accusato Israele di aver intenzionalmente compiuto atti di genocidio nella striscia di Gaza attraverso la distruzione sistematica delle strutture sanitarie per l’assistenza sessuale e riproduttiva dei palestinesi.
La denuncia, che Tel Aviv ha respinto come “categoricamente infondata”, si basa sulla Convenzione delle Nazioni Unite sul genocidio, crimine definito come atti commessi con l’intento di distruggere, in tutto o in parte, un gruppo nazionale, etnico, razziale o religioso.
All’attacco anche ActionAid, a seguito del taglio alla fornitura di elettricità da parte di Israele domenica scorsa.
Il blocco sta causando gravi carenze di cibo, acqua, medicine, carburante, e i prezzi stanno schizzando alle stelle.
Nell’ospedale al-Awda ogni giorno più di 20 donne partoriscono, mentre le scorte di carburante stanno finendo.
La Ong sollecita lo Stato occupante a rispettare il Diritto Internazionale umanitario e a garantire un accesso senza ostacoli agli aiuti umanitari.
Continuano le vicende in Siria dove, a seguito delle operazioni militari di settimana scorsa, un esodo di oltre 10.000 civili, in larga parte alawiti, sono scappati in Libano.
In merito all’accordo con il territorio curdo nel nord della Siria, la Turchia, che considera la minoranza come un gruppo terroristico, sta prestando attenzione agli avvenimenti.