UCRAINA E TRUMP, TREGUA IN CAMBIO DI MINERALI?
Siamo vicini ad una svolta nella guerra tra Russia e Ucraina? Nei colloqui di pace a Gedda i plenipotenziari hanno discusso per nove ore consecutive di una tregua dai combattimenti della durata di 30 giorni.
Almeno questa è la posizione di Kiev: Mosca non si è ancora espressa positivamente sul cessate il fuoco, ma non ha respinto completamente l’idea, chiedendo invece delle garanzie.
La proposta di una tregua proviene dalla delegazione americana, presente ai negoziati di Gedda.
Eppure Trump e Zelensky sembravano ad un punto di rottura, dopo il disastroso incontro tra i due presidenti, al seguito del quale il tycoon aveva anche bloccato l’invio di armi a Kiev.
Il presidente ucraino a Gedda ha però accettato l’accordo sulle terre rare, che prevede la cessione di minerali ucraini agli Stati Uniti, e ora Trump si mostra interessato a far dialogare le parti in guerra.
Subito dopo l’intesa sui minerali, Trump si è prontamente attivato riprendendo l’invio di aiuti militari all’Ucraina e cercando un contatto telefonico con Putin.
Intanto sui campi di battaglia gli attacchi reciproci tra Russia e Ucraina si sono intensificati, con attacchi missilistici e di droni che hanno coinvolto anche civili.
L’intento è quello di destabilizzare il nemico e guadagnare influenza in vista dei negoziati di pace.
Intanto il piano di riarmo europeo prende forma: mercoledì 12 marzo il Parlamento europeo ha approvato con 419 voti favorevoli la risoluzione con cui si aumentano i finanziamenti destinati al comparto militare.