VIOLENTO TERREMOTO NEL SUD EST ASIATICO
Due violenti terremoti hanno colpito il sud est asiatico questa mattina.
Una città del Myanmar centrale è stata l’epicentro di due scosse, la prima di magnitudo 7.7 e la seconda di 6.4, originatesi a circa 10km di profondità nel suolo.
Il bilancio provvisorio è drammatico: si parla di 10.000 vittime, causate dal crollo di infrastrutture, tra cui gli ospedali.
Le scosse sono state così violente da essere percepite in Vietnam, Laos, Cina e Thailandia.
Nella capitale thailandese Bangkok, un intero grattacielo in costruzione è crollato, e 90 persone risultano disperse.
Il governo thailandese ha proclamato la capitale zona disastrata.
Il sisma ha colpito anche la regione cinese dello Yunnan, al confine con il Myanmar.
L’emergenza è tale da aver spinto la giunta militare del Myanmar, che guida il Paese dopo il colpo di stato del 2021, a richiedere aiuti umanitari, cosa che fa raramente.
È infatti ancora in corso una terribile guerra civile scoppiata dopo la presa di potere della giunta, e il cataclisma che ha colpito oggi il Paese aggrava l’instabilità interna del Myanmar.
Si è calcolato che la scossa di magnitudo 7.7 è stata 300 volte più potente del terremoto di Amatrice.
Fortunatamente non c’è il rischio tsunami, una delle più grandi paure per gli Stati oceanici, in quanto il sisma ha colpito l’entroterra a 300km di distanza dalle coste.
Il bilancio delle vittime e dei dispersi è ancora in aggiornamento, come la valutazione dell’entità dei danni.