CERCA IN RETE "COME UCCIDERE": STALKER IN CARCERE
Ha ricercato su internet alcune parole precise, ma soprattutto assolutamente inquietanti. Termini inseriti nella casella di ricerca di google come "morire senza dolore", ma anche "omicidio", oppure "femminicidio". Per questo un uomo di 37 anni, originario di Mestrino, periferia ovest di Padova, è finito in carcere al Due Palazzi su ordine del Gip.
L'uomo, in effetti, da tempo era già finito nel mirino della giustizia dopo la denuncia, da parte della ex moglie, per minacce e stalking.
La donna l'aveva denunciato a novembre scorso, dopo che lui, al termine di una dolorosa separazione, l'aveva pedinata più volte con appostamenti, passaggi nei luoghi che lei frequentava e nei pressi della sua abitazione, ma anche con telefonate con un numero nascosto. Il giudice, come misura di prevenzione, l'aveva raggiunto con un divieto di avvicinamento alla vittima, ordinando che indossasse il braccialetto elettronico. Peccato che poi, proseguendo le indagini, i Carabinieri hanno scoperto nella memoria del suo telefonino appunto le terribili ricerche su internet: come procurarsi un'arma, come sabotare un motore o i freni di un'auto, come danneggiare il motore riempiendo il serbatoio con un liquido diverso dalla benzina. Ricerche che non sono rimaste solo propositi: il danneggiamento all'auto della donna, successivamente, era stato già portato a compimento . Per questo il giudice ha deciso di aggravare la misura cautelare: non più divieto di avvicinamento, ma direttamente in carcere in custodia cautelare. Troppo alto il rischio che l'uomo mettesse in atto i suoi progetti contro la ex compagna. E che il femminicidio, da ricerca sui motori di ricerca, diventasse una terribile realtà.