ROVIGO, 466 IMPRESE MANIFATTURIERE IN MENO
In dieci anni la provincia di Rovigo ha perso 466 imprese manifatturiere: segnale di un impoverimento del settore produttivo dato, tra le altre cose, dalla carenza di manodopera specializzata.
I dati, elaborati dall’Ufficio studi di CNA Padova e Rovigo, mostrano un quadro allarmante. Nell’ultimo decennio, è stato registrato un importante calo delle imprese e degli addetti che ci lavorano: infatti, sono in tutto 3280 i lavoratori in meno rispetto al 2015.
Tra i settori più colpiti da questa dinamica ci sono quello tessile e abbigliamento, del mobile e del legno e il comparto chimica-gomma-plastica. Inoltre, cala anche la produzione metalmeccanica, industria strategica in Polesine in quanto raccoglie quasi il 40% delle imprese del territorio.
A preoccupare ulteriormente è poi la difficoltà nel reperire personale specializzato. Infatti, ad eccezione dei settori elettronico medicale e della “carta e stampa”, molte aziende segnalano carenza di manodopera.
La capacità produttiva del capoluogo è quindi a rischio e, secondo l’associazione, l’industria manifatturiera deve essere rilanciata con strategie condivise tra imprese e formazione del personale.