EMERGENZA REDDITO PER I LAVORATORI DEL TREVIGIANO
Emergenza reddito per i lavoratori del trevigiano.
La Marca fa i conti con l’emergenza salariale: uno studio condotto da Filca Cisl Belluno e Treviso ha portato alla luce dati allarmanti che riguardano dipendenti dei settori più disparati e che non arrivano ai 20mila euro lordi annui, considerati la soglia minima per vivere dignitosamente.
Sono i cosiddetti “nuovi poveri”: persone che sono regolarmente inserite in un contesto lavorativo ma che percepiscono uno stipendio non adeguato al mercato attuale, soprattutto alla luce dell’inflazione odierna.
In ordine, il primo settore a trovarsi al di sotto della soglia dei 20mila euro è quello della sanità e dell’assistenza, i cui operatori ricevono, in media, una retribuzione annuale lorda di 18.800 euro. E poi insegnanti e lavoratori dell’istruzione, che nel trevigiano sono 11mila e percepiscono un reddito di circa 16.500 euro; e ancora, operatori dell’arte e dello sport e dipendenti domestici si trovano al di sotto della soglia critica dei 15mila euro lordi.
A passarsela peggio è, però, il settore dell’accoglienza e della ristorazione, che impegna 20.600 dipendenti i quali, tuttavia, non arrivano nemmeno a 700 euro mensili.
Parliamo, dunque, di circa 80mila lavoratori, 1 su 4 nel trevigiano, che soffrono la crisi salariale: occorre, secondo il sindacato locale, adeguare i contratti, affinché il potere d’acquisto dei lavoratori possa fronteggiare i rincari.