CHIUSE LE INDAGINI: FLEXIMAN ACCUSATO DI 7 EPISODI
La Procura di Rovigo ha notificato, in queste ore, l'avviso di conclusione delle indagini al padovano Enrico Mantoan, accusato di essere il famigerato "Fleximan" che in più occasioni aveva fatto parlare di sé con le sue imprese, l'abbattimento degli autovelox su diverse strade del territorio armato di flessibile.
Mantoan, 43 anni, padovano di origine ma residente nel polesine, di professione operaio e vicino negli anni agli ambienti di estrema destra del territorio, è accusato dalla Procura di Rovigo di essere il responsabile di sette episodi di danneggiamento: tra il 23 dicembre del 2023 e il 29 gennaio del 2025, avrebbe danneggiato - rendendoli di fatto inservibili - i rilevatori di velocità tra i comuni di Bosaro e Taglio di Po - due volte ciascuno - e Rosolina, Ariano Polesine e Corbola, i cui municipi sono considerati parte lesa dell'ipotesi di reato.
Le accuse mosse dal procuratore polesano a Mantoan sono diverse: per tutti gli episodi contestati, l'accusa principale è di danneggiamento aggravato in concorso. Le indagini, perciò, potrebbero proseguire per capire chi potesse essere la persona, o le persone, che l'hanno aiutato nelle sue imprese di giustiziere degli autovelox. Nell'avviso di conclusione delle indagini, però, la Procura ha ora aggiunto anche una nuova accusa, quella di interruzione di pubblico servizio, ossia le attività di sorveglianza e repressione delle violazioni al codice della strada a cui i velox erano deputati. A condurre le articolate indagini, sono stati i Carabinieri di Adria e il Nucleo Operativo Radiomobile, che hanno ricostruito i movimenti dell'indagato: circostanze e luoghi, passaggio ai varchi elettronici, tabulati e celle telefoniche, nonché perquisizioni e sequestri.
Il sospetto degli inquirenti è però che l’uomo possa essere collegato ad altre persone, che agivano ai danni degli autovelox con il medesimo scopo: protestare contro il sistema, in particolare contro i dispositivi che scattano multe, odiati da tutti gli automobilisti. Non rimane che attendere gli sviluppi delle indagini, anche perché Mantoan ha come minimo avuto un emulatore: il responsabile degli abbattimenti degli apparecchi nell’alta padovana, infatti, non è ancora stato identificato.