SEGRETARIO SAPPE: "URGE DEFLAZIONARE LE CARCERI"
VENETO- Due suicidi in meno di 48 ore nello stesso Carcere, quello di Montorio Veronese. Domenica 16 marzo un detenuto 69enne originario del Senegal , con un laccio rudimentale si è tolto la vita. Il giorno seguente, nel pomeriggio di lunedì 17 marzo, viene tradotto in carcere un 57enne che deve scontare una 2a condanna per reati di danneggiamento, stalking e violazione del divieto di avvicinamento. Denunciato nel 2021 dalla ex compagna e condannato a 2 anni e 3 mesi, viòla diverse volte i domiciliari e finisce a Montorio. Scontata la pena nel 2024, riprende ad avvicinarsi alla ex e alla figlia. Così facendo domenica 17 marzo viene nuovamente incarcerato, il giorno seguente viene trovato esanime. Questa è la 19a vittima nelle Carceri Italiane. Vi abbiamo parlato della dura realtà degli Istituti Penali nazionali, del sovraffollamento, della carenza di personale e di percorsi rieducativi. In questo caso il 57enne era ristretto da poche ore ma aveva già vissuto l’esperienza della carcerazione. Questo pregresso evidentemente è bastato per farlo crollare. Dati indicano l’ingresso in carcere tra le fasi più a rischio eventi suicidari. Servirebbe un supporto psicologico e un controllo visivo, nei confronti del neo-ristretto ma le carenze delle carceri italiane difficilmente permettono certi accorgimenti. Urge deflazionare la popolazione carceraria per una maggior sicurezza del personale e nell’interesse degli stessi reclusi. Questa la richiesta più impellente del Segretario Generale del Sindacato di Polizia Penitenziaria SAPPE , Donato Capece in visita in queste ore presso le carceri di Vicenza e Rovigo. Anche il Comune di Verona è sconvolto dal continuo susseguirsi di eventi luttuosi a Montorio e punta su una collaborazione con le imprese del territorio come possibile riscatto del recluso.