SICUREZZA ALIMENTARE:20MILA A PARMA PER “FARE LUCE”
È una marea gialla quella che ha invaso il centro di Parma, cuore della food Valley italiana e simbolo di quel made in Italy che tutto il mondo invidia al nostro sistema Paese. Un fiume composto da oltre 20.000 persone, agricoltori e allevatori di tutte le età, che hanno manifestato davanti alla sede dell’Agenzia europea per la sicurezza alimentare. Un luogo simbolico quello scelto da Coldiretti per ribadire la ferma opposizione a qualsiasi procedura autorizzativa che tenda a consentire la produzione di cibi in laboratorio e, ancor peggio, ad equipararli ai cibi naturali agli occhi del consumatore finale. Ed è proprio la sicurezza di questi cibi una delle principali preoccupazioni dei produttori italiani.
Un problema che non riguarda solamente il settore dell’allevamento, con il tema della cosiddetta “carne sintetica” prodotta in laboratorio, ma che arriva a toccare anche altri prodotti come il vino, con il susseguirsi di proposte che tendono ad introdurre sul mercato prodotti similari ma realizzati in laboratorio, senza utilizzare uva ma ricorrendo all’assemblaggio di basi di origine chimica e aromi. Da parte sua l’EFSA si è impegnata nel condurre ogni analisi necessaria su ogni singolo prodotto notificato, massima prudenza e trasparenza, includendo test pre-clinici e clinici sui cibi derivati da colture cellulari e da fermentazione di precisione che potrebbero avere impatti ancora sconosciuti sulla salute umana.