CENTOMILA EURO PER MOSTRARE UNA VENEZIA “IRREALE”?
Il Comune di Venezia avrebbe speso più di 100.000 euro di risorse pubbliche per la missione in città dei commissari Unesco lo scorso ottobre. La denuncia arriva dal gruppo di Opposizione in Consiglio comunale Tutta la Città Insieme.
A non essere piaciute sono in particolare le modalità con cui è stata gestita la visita lagunare dei commissari: tra pranzi, catering, trasferimenti in taxi e service tecnico con tanto di schermi, l’opposizione accusa l’amministrazione Brugnaro di aver speso una cifra definita “inopportuna” e “irrispettosa”.
Eppure, sottolinea Tutta la Città Insieme, il Comune di Venezia ha già una sua struttura dedicata all’UNESCO, che sarebbe però stata scavalcata a favore di un’azienda privata, a cui l’Amministrazione ha affidato un incarico relativo alla preparazione dei materiali per un valore di circa 30 mila euro lordi.
Il consigliere comunale Giovanni Andrea Martini ha espresso tutte le sue perplessità al Centro del Patrimonio Mondiale, accusando per di più l’amministrazione comunale di aver ignorato il pensiero di una grossa fetta di città, tra cui comitati e associazioni che si battono per la salvaguardia di Venezia.
L’accusa dell’opposizione, insomma, è chiara: quei soldi sono stati spesi per mostrare ai commissari Unesco una Venezia lontana dalla realtà.
Per questo Tutta la Città Insieme ha depositato un’interrogazione per capire i motivi di una spesa così ingente.