DIPENDENTE INFEDELE RUBA 90 MILA EURO
Dipendente infedele modifica le fatture e ruba 90 mila euro alla ditta in cui lavorava. È questa la storia di un 44enne residente a San Biagio di Callalta, condannato a 1 anno e 6 mesi per il raggiro messo in atto ai danni dell’impresa per cui lavorava.
La vicenda risale al 2018-2019. La truffa consisteva nel concordare con i clienti il pagamento dei lavori in contanti, offrendo in cambio uno sconto. Di ciò che incassava versava però solamente una parte alla ditta. Questo lo riusciva a fare perché entrava nella contabilità aziendale e cancellava alcune voci di spesa, come ore di lavoro o acquisto di materiali. Così facendo riusciva ad abbassare l’importo finale dovuto dal cliente.
Il meccanismo ideato per coprire i suoi raggiri ha funzionato per i primi tempi, permettendogli di trattenere per sé una somma di circa 90 mila euro.
È bastato però qualche anno perché la ditta mestrina che si occupava di restauri iniziasse a insospettirsi. Questa ha atteso la modifica dell’ultima fattura e una volta sorpreso, il dipendente è stato sospeso dal lavoro. In seguito è partita la denuncia, che si è conclusa con la condanna in primo grado di martedì.
Secondo la Procura e il Tribunale di Venezia non si tratta di un semplice furto alle casse dell’azienda ma di un vero e proprio raggiro. Il 44enne, quindi, oltre a scontare 1 anno e 6 mesi di carcere, è tenuto anche al pagamento di una provvisionale di 80 mila euro a favore della ditta e di un rimborso di oltre 5 mila euro per le spese legali.